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Furore bianco Fiorduva Marisa cuomo 2018

#10 Agosto 2020

Quando le luci della costiera, nella notte, si fanno lucciole e durante il giorno sei circondato da limoni e viti, capisci che il colore da seguire, qui, é il giallo.
Soprattutto se sei in Campania, sopratutto se sei a Furore.
Durante il corso AIS, secondo livello, nella lezione sulla regione Campania ci raccontarono delle docg / doc più importanti e delle sottozone da ricordare assolutamente come perle nascoste da degustare alla prima occasione.
La sottozona che più di tutte mi era rimasta impressa, anche grazie al nome, era quella di Furore.
Capite quindi che davanti a questo Furore Costa d’Amalfi DOC Fiorduva 2018 della cantina Marisa Cuomo sono rimasto letteralmente colpito e affondato.
Le uve utilizzate sono quelle autoctone Fenile (30%) Ginestra (30%) e Ripoli (40%) coltivate in maniera eroica, soprattutto la Ripoli. Queste uve rappresentano perfettamente il paese e la zona di Furore dove la vite viene coltivata sulla roccia dolomitica/calcarea con i filari disposti su terrazze affacciate sul mare; importante ricordarlo perché terreno+esposizione alla brezza marina donano al vino una sapidità precisa.
Mentre degusto una deliziosa entreé, la bottiglia arriva al tavolo e si prende la scena.
Il vino é di un piacevole giallo oro che mi mette subito allegria, l’olfatto non mi da grandi emozioni, ritrovo le descrizioni elencate in etichetta, oltre a un delicato profumo di ginestra regalo dell’omonimo vitigno, ma quello che mi lascia senza fiato é il palato. Qui siamo davanti a qualcosa di veramente emozionante e ovviamente, come sempre, mi lascio trasportare.
Deciso in entrata, parte fresco e avvolge con una bella morbidezza tutto il palato, qui si sente la vera freschezza di questo territorio e di queste uve “riscoperte”.
Sono già contento della scelta e penso che sia finita qui, invece diventa in un baleno un bellissimo manifesto di una persistenza elegante. Sono assolutamente appagato.
Arrivano le linguine di Gragnano con vongole, foglie di capperi del Fiordo e Zeste di limone Sfusato Amalfitano.
L’abbinamento col territorio é concreto e funziona sempre.
Mi alzo da tavola soddisfatto.
Rimangono il calice e la bottiglia, vuoti, che fissano il golfo, godendosi la brezza della sera.